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domenica 26 giugno 2011

Shakespeare, La Tempesta

A volte sento
Mille strumenti vibrare
E mormorarmi alle orecchie.
E a volte voci che,
Pur se mi sono svegliato
Dopo un lungo sonno,
Mi fanno addormentare di nuovo.
E poi, sognando,
Vedevo spalancarsi le nuvole
E apparire ricchezze
Pronte a cadere su di me,
Così, svegliandomi,
Piangevo per sognare ancora.

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